Ok, il prezzo è giusto” era il nome di una famosa trasmissione televisiva andata in onda per oltre 20 anni in Italia dopo aver avuto notevole successo anche negli Stati Uniti da cui il format è stato adattato per il nostro pubblico. Chi di noi non se la ricorda? Chi non si è mai messo di fronte alla Tv a giocare insieme ai concorrenti per indovinare il prezzo giusto? Non era per noi poi così difficile avvicinarci al valore esatto del bene che veniva mostrato nella “vetrina aperta” e questo avveniva spesso anche per i medesimi concorrenti.
La facilità nell’avvicinarsi con le riposte quasi sempre al prezzo reale era dovuto al fatto che si trattava di beni di largo consumo, più che conosciuti dalla massa. Tale presupposto era alla base del gioco per rendere l’interazione del pubblico più coinvolgente.
Se invece l’oggetto di cui si doveva indovinare il prezzo fosse stato poco conosciuto o addirittura sconosciuto, la confusione avrebbe avuto la meglio rendendo il gioco poco interattivo, con una perdita di consensi e di audiece.
Qualcosa vi suona familiare?
A me si. E vi spiego perché.
Quando parliamo di home staging, il più delle volte lo sguardo di risposta del nostro interlocutore assume il connotato del punto di domanda. “Di cosa si tratta?” “Di cosa stai parlando?” O quando ci va bene, ci rispondono “Ah si, l’ho visto in tv, siete quelli che ristrutturano le case”…. Mai errore più grande nella definizione del nostro lavoro. In questi casi personalmente rimpiango la tabula rasa di chi non sa nulla perché per me sarebbe più semplice spiegarglielo ex novo.
Superato lo scoglio del “far capire cosa facciamo”, a quel punto dobbiamo anche far capire che si, nonostante sia il lavoro per noi più bello del mondo e che lo facciamo con tanto entusiasmo “ci facciamo pagare per farlo!” Una bella sfida questa, vero?!?
Ma se il nostro interlocutore comprende che non siamo casalinghe annoiate che ci divertiamo a mettere due cuscini e 4 candele, come fargli capire quel è il prezzo giusto del nostro intervento?

Semplicemente SPIEGANDOGLIELO.

L’errore che spesso commettiamo è quello di partire dalla presunzione che possano capire il vero valore del nostro lavoro, senza esserne stati educati alla comprensione ed alla conoscenza.
Qualsiasi cifra non spiegata sarà sempre troppo alta o inadatta alle loro esigenze. Il che non significa che non hanno esigenza di noi e del nostro supporto ma che non ne comprendono l’investimento economico.
Da cosa dobbiamo partire allora? Dal vendi prima e vendi meglio? Dalle statistiche? Dagli esempi dei nostri casi di successo? Dalle recensioni positive sul nostro lavoro (o su quello dell’home staging in generale)? Assolutamente si!
Ma poi dobbiamo soffermarci su ogni singolo aspetto del nostro fare, argomentando ogni singola voce del nostro preventivo.

Non esiste il prezzo perfetto!

Certo esistono dei parametri entro i quali è consigliabile rimanere per non “sparare” cifre a caso, ma ogni lavoro avrà le sue determinate caratteristiche.
Il preventivo si formula in 3 parti:
– compenso della stager
– noleggio materiale
– servizio fotografico.
Ognuna di queste voci corrisponderà a:
– esperienza della stager
– quantità e tipologia/qualità del materiale
– numero di scatti fotografici (che si da per scontato siano di qualità professionale)
Se sarete in grado di argomentare ognuna di queste voci, spiegando al vostro interlocutore il VALORE del vostro lavoro, rispondendo punto per punto alle sue obiezioni, senza mai compromettervi eccessivamente sul prezzo finale, otterrete sicuramente riscontro positivo.
Questo vi tutelerà anche da preventivi poco chiari formulati senza argomentazioni.
Vi aiuterà a dare valore al vostro lavoro e alla vostra professionalità.

Il compromesso sicuramente potrà aprirvi a nuove opportunità

purché questo non faccia mai venir meno il rispetto

della vostra professionalità ed il Valore del vostro lavoro.

Il prezzo perfetto non esiste, esiste una giusta e corretta valutazione dell’intervento, del professionista che lo attua e del cliente.
Prendetevi cura di voi, continuate a crescere, a formarvi, a perfezionarvi, a distinguervi.
Prendetevi cura del vostro cliente, seguitelo con attenzione, cercate di comprendere le sue esigenze, i suoi desideri e la sua disponibilità.
Analizzate ogni dettaglio, imparate dagli errori, osservare i vostri competitors e fate sempre il meglio di quello che potete fare.
E allora il prezzo del vostro lavoro sarà quello GIUSTO, per voi, per il vostro cliente e per il successo della vostra attività professionale.
E finalmente ci sentiremo dire:

“OK, IL PREZZO E’ GIUSTO!”