L’Home Staging… quella cosa che fanno le casalinghe annoiate.

Eh già, nostro malgrado questa è un’espressione che troppo spesso ci sentiamo dire da parte di Agenti immobiliari che ritengono che l’Home Staging sia un impiego che attrae donne che si divertono a portare nelle case “2 cuscini e 4 candele”.

Ebbene, nonostante la frustrazione che si possa provare a sentirselo dire, l’esercito degli Home Stagers (perché non è solo il gentil sesso a fare questo lavoro), continua a crescere e continua soprattutto a riscuotere grandi successi.

Gli scettici continuano ad esserci, è normale. Ma iniziano ad essere sempre meno perché di fronte ai risultati evidenti che porta il lavoro degli Home Stagers, non si può che farsi delle domande. E se con intelligenza si cercano le risposte, solo i sordi non riescono ad ascoltarle.

Ed ora quelle casalinghe annoiate iniziano ad essere viste come professioniste formate, capaci, intraprendenti, coraggiose, visionarie.

Iniziano ad essere credute, sostenute e ricercate.

Ci sono voluti tanti anni perché in Italia si aprisse un varco verso la nostra professione, anni in cui molte di noi non si sono mai arrese, hanno continuato a seminare, divulgare, insegnare, formare, educare.

Abbiamo da sempre creduto che laddove esistono le competenze, esiste anche la capacità di portare risultati tangibili e reali.

La strada la stiamo costruendo un metro alla volta, guardandoci indietro sappiamo che tanti errori sono stati fatti ma sappiamo anche che quella strada è quella giusta, perché con il nostro lavoro abbiamo fatto tante volte la differenza.

E allora, a chi ancora ci definisce casalinghe annoiate, rispondiamo che insieme si può fare la differenza, ma con rispetto ognuno dei propri ruoli e della propria operatività.

In tutti i lavori esistono improvvisati, in tutti i settori ci sono pseudo professionisti che “ci provano” e spesso causano solo danni ai quali, chi professionista lo è davvero, deve porre rimedio.

E allora, di nuovo, prima di etichettare una categoria con facilità e semplicità, vi invitiamo a documentarvi, conoscere, istruirvi, sapere ciò di cui parlate.

E se di fronte a voi vi trovate una Home Stager, ascoltatela, senza pregiudizi o preconcetti.

Che poi, a volte anche per mettere “2 cuscini e 4 candele”, ci vuole arte. Molto più di quello che si crede.